L’esigenza di tutelare il benessere pubblico dallo stress acustico urbano è garantita da una legge dello Stato (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo 1991) che impone ai Comuni di suddividere il proprio territorio in classi acustiche in funzione della destinazione d’uso delle varie aree (residenziali, industriali, ecc.) stabilendo poi, per ciascuna classe, i limiti delle emissioni sonore tollerabili.
Lo strumento di pianificazione del territorio che ne disciplina l’uso e vincola le modalità di sviluppo delle attività svolte su di esso, è il Piano di Zonizzazione Acustica, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 19 del 24/05/2007, così come modificato a seguito del recepimento delle osservazioni presentate e relative controdeduzioni, che si compone dei seguenti elaborati:
• Regolamento per la disciplina delle attività rumorose
• Tav. n. 1.1.1 – Zonizzazione acustica – intero territorio comunale in scala 1 : 20.000
• Tav. n. 1.2.1 – Zonizzazione acustica – frazione di Semonzo in scala 1 : 5.000
• Tav. n. 1.2.2 – Zonizzazione acustica – Borso Capoluogo e S. Eulalia in scala 1 : 5.000
• Tav. n. 2.1.1 – Rilevazione fonometrica – intero territorio comunale in scala 1 : 20.000
• Tav. n. 2.2.1 – Rilevazione fonometrica – frazione di Semonzo in scala 1 : 5.000
• Tav. n. 2.2.2 – Rilevazione fonometrica – Borso Capoluogo e S. Eulalia in scala 1 : 5.000
Il Piano di Zonizzazione Acustica è parte integrante della pianificazione territoriale dell’Amministrazione Comunale. Ne disciplina lo sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale, con l’obiettivo principale di garantire la salvaguardia dell’ambiente e quindi dei cittadini mediante azioni idonee a riportare le condizioni di inquinamento acustico al di sotto dei limiti di norma.
Pagina aggiornata il 16/02/2024