Nacque a Tortona nel 1872, morì in Città del Vaticano nel 1956. Sacerdote (1894), assunse la direzione della Cappella di S. Marco a Venezia, fu quindi (1898) alla Cappella Sistina prima come vicemaestro, poi (1902) maestro; accademico d’Italia (1932).
L’importanza del Perosi è tutta concentrata nei suoi oratori, la cui musica, sorta durante l’egemonia dell’opera teatrale, pur risentendo di questa, riesce spesso ad affermazioni di pensiero e di spiritualità. Talvolta non scevra di eclettismo, essa si distingue però fra tutte per il suo accento di purezza e di tenerezza, oltre che per le particolarità dello stile. Le composizioni del Perosi di musica sacra hanno costituito per molti anni il repertorio “forte” delle Scholae cantorum, specialmente del Veneto.
Come sia nata l’amicizia fra il Perosi e Gio.Batta Cheso (Sant’Eulalia 1855-Padova 1936) non lo sappiamo con esattezza. Questi insegnò lettere nel ginnasio prima, diritto canonico e matrimoniale, pastorale ed arte sacra in teologia poi, ma fu soprattutto insegnante di canto. Era un ufficio a cui teneva moltissimo. Nel 1882 partecipò, come rappresentante della diocesi di Padova, al congresso internazionale di canto sacro ad Arezzo. Nel 1886 fu segretario della Commissione diocesana di Arte Sacra.
Un dato è certo: ebbero modo di stimarsi precedentemente alla venuta del Perosi a Venezia. L’amicizia che legava Lorenzo Porosi a Gio.Batta Cheso doveva arrivare a manifestazioni ancora più cordiali, quando il Cheso pensò di mettere a disposizione del Perosi la sua casa di Sant’Eulalia ai piedi del monte Grappa per le vacanze estive.
Era un’attenzione che tornava graditissima al Perosi: anche negli anni della maturità, trasferitosi a Roma, pensava con nostalgia di tornare a Sant’Eulalia per ringiovanire, se fosse possibile, alla visione dei bei luoghi della gioventù.
Testimonianza dell’amicizia che legò i due personaggi rimangono 27 lettere che vanno dal 1894 al 1930, indirizzate al Cheso dal Perosi in varie circostanze. Sono ora conservate nella biblioteca del seminario di Padova. Il Perosi dedicò alcune sue opere musicali all’amico: l’inno “Iesu redemptor omnium”, i “Responsori” di Natale a due voci dispari (composti mentre era in vacanza a S. Eulalia dal 18 al 25 luglio 1897), “Missa in honorem B. Gregori Barbadici”.
Al Perosi sono dedicate le Scuole elementari del paese di Sant’Eulalia (1971).
Pagina aggiornata il 16/11/2023